È tornato a intensificarsi, nelle
ultime ore, l’incendio attivo da ormai quasi due mesi nella
parte settentrionale dell’isola di Tenerife (Canarie): una
situazione che ha portato le autorità locali ad attivare un
protocollo di risposta che permette di chiedere l’intervento di
risorse regionali e statali, mentre l’arcipelago affronta
un’ondata di caldo anomalo.
In una conferenza stampa ripresa dall’agenzia Efe,
l’assessore alle Politiche territoriali delle Canarie, Manuel
Miranda, ha dichiarato che la situazione del rogo è al momento
“complessa e mai vista prima” in questa zona, in quanto le
fiamme possono rimanere attive “nel sottosuolo” anche dopo esser
state controllate in superficie, e quindi “ricomparire” in altri
punti.
Dopo che nei giorni scorsi è stato necessario evacuare
temporaneamente circa 3.200 residenti in zona, da ieri sera sono
di nuovo impegnati sul posto membri dell’Unità militare
d’emergenza (Ume). Attualmente, stando alle autorità locali,
circa 110 persone restano al momento evacuate.
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