Borse europee contrastate a metà
seduta mentre si attende l’avvio di Wall Street dove i future
sono in rialzo. Sotto i riflettori la politica monetaria delle
banche centrali, con gli investitori che cercano spunti sulle
prossime mosse. Sullo sfondo la fase di rallentamento
dell’economia globale e le tensioni geopolitiche. Sul fronte
valutario l’euro si rafforza a 1,0923 sul dollaro.
Poco sopra la parità l’indice stoxx 600. In calo Londra
(-0,17%), Francoforte (-0,25%) e Milano (-0,11%), con
quest’ultima appesantita dallo stacco cedola di otto società del
listino principale che pesa per lo 0,84%. Si muovono in terreno
positivo Parigi (+0,17%) e Madrid (+0,65%). I principali listini
del Vecchio continente sono sostenuti dall’andamento
dell’energia (+1%), con il prezzo del petrolio che rialza la
testa. Il Wti guadagna l’1,5% a 77 dollari al barile e il Brent
sale dell’1,5% a 81,8 dollari.
Acquisti anche per il lusso (+0,9%) e tecnologici (+0,3%).
Positive le utility (+0,2%), con le quotazioni del gas in
crescita del 2,7% a 46,3 euro al megawattora. In flessione le
banche (-0,2%) e le assicurazioni (-0,1%). Male anche la
farmaceutica (-0,9%), con il tonfo di Bayer (-19%), con lo stop
alla sperimentazione di un farmaco e la sentenza di un giudice
Usa sul diserbante Roundup.
A Piazza Affari al netto dello stacco della cedola Banca
Mediolanum (+0,84%), Eni (+1,58%), Intesa Sanpaolo (+1,57%),
Mediobanca (-0,18%), Poste Italiane (+1,02%), Recordati
(+0,09%), Tenaris (+0,81%) e Terna (+0,59%). In luce Saipem
(-2,4%) mentre è in rosso Generali (-1,26%).
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