Si porta quasi in parità Piazza
Affari al termine di una mattinata contrassegnata dal segno
meno. L’indice Ftse Mib cede lo 0,04% a 34.566 punti, mentre il
differenziale tra i si abbassa a 128,2 punti, conil rendimento
annuo italiano invariato al 3,79% e quello tedesco in crescita
di 1,5 punti al 2,5%.
Allunga il passo Leonardo (+2,4%), spinta dalle ipotesi di
una maggior spesa militate in Europa in caso di vittoria di
Donald Trump alle prossime presidenziali Usa, resa più probabile
da fallito attentato di ieri in Pennsylvania. La seguono Saipem
(+0,89%), dopo due nuove commesse per per circa mezzo miliardo
di franchi svizzeri (458,98 milioni di euro) i Arabia Saudita,
Mediobanca (+0,53%), Unicredit (+0,38%), Iveco (+0,3%), Intesa
(+0,22%), Stellantis (+0,09%) e Banco Bpm (+0,06%).
Deboli Moncler (-1,65%) e Ferragamo (Frenano Cucinelli
(-2,13%), penalizzata dal rallentamento dell’economia cinese
insieme a Moncler (-1,34%) e Ferragamo (-7,12%) per effetto dei
conti deludenti di Burberry e Swatch, oltre che della frenata
dell’economica cinese. Più cauta Cucinelli (-0,69%), mentre
frenano Prysmian (-1,41%), Tim (-1,33%), Enel (-1,1%), Stm
(-1%), Bper (-0,7%) ed Mps (-0,68%). Quasi in parità Eni
(-0,03%) con il greggio poco mosso (Wti -0,09% a 82,14 dollari
al barile).
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