“Il Giubileo rappresenta un’occasione
unica per porre l’attenzione mondiale su tematiche che superano
la dimensione religiosa”, “con questo studio abbiamo voluto dare
il nostro contributo per stimolare la definizione di azioni
concrete che possono contribuire alla risoluzione delle sfide
del nostro tempo. Come emerge dalla nostra ricerca ‘non agire’
avrebbe un significativo costo economico sociale, che frenerebbe
crescita e benessere e potrebbe alimentare un calo di fiducia
nelle persone”. Lo dice Fabio Pompei, Ceo Deloitte Central
Mediterranean, commentando la ricerca che Deloitte presenterà
questa sera in un evento promosso a 100 giorni dall’inizio del
Giubileo.
Secondo la ricerca la stima del costo annuo dell’inazione
rispetto alle grandi questioni socio-economiche del tempo
attuale, come il cambiamento climatico, l’invecchiamento della
popolazione, la polarizzazione della ricchezza, è di “circa 66
mila miliardi di dollari, ovvero circa il 63% del Pil globale”.
“Come affermato da Papa Francesco – commenta il Pro-Prefetto
del Dicastero per l’Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella che
terrà una lectio nel corso della presentazione – bisogna
globalizzare la solidarietà, operando a livello nazionale e
internazionale”. “Servono norme che garantiscano i diritti
umani in ogni luogo – aggiunge -, prassi che alimentino la
cultura dell’incontro e persone capaci di guardare al mondo con
una prospettiva più ampia. In questo senso il Giubileo diventa
un momento importante per poter realizzare questi obiettivi. È
sufficiente riprendere tra le mani la bolla di indizione del
Giubileo per verificare come Papa Francesco provochi i grandi
della Terra a considerare i grandi temi della solidarietà e i
segni concreti con cui poterla attuare”.
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