A distanza di oltre sei mesi dal via
libera della giunta per le autorizzazioni, al tribunale di Aosta
non è ancora arrivato dalla Camera il provvedimento per
procedere: così il giudice monocratico Marco Tornatore ha dovuto
rinviare al prossimo 5 marzo il processo nei confronti dell’ex
deputata Sara Cunial (M5s e poi Misto), accusata di rifiuto
d’indicazioni sulla propria identità personale, oltraggio e
minaccia a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono al 24 aprile 2021, in occasione di una
manifestazione contro la Dad nel centro del capoluogo
valdostano. Secondo la procura di Aosta, prima di salire sul
palco della manifestazione, Cunial avrebbe inveito contro un
finanziere. All’epoca la regione era in zona rossa e la deputata
– nella ricostruzione degli inquirenti – era stata sorpresa a
bere birra con altre otto persone, senza distanziamento, fuori
da un locale poi chiuso cinque giorni per violazione delle norme
anti-Covid.
“Sono una parlamentare e godo dell’immunità” avrebbe detto ai
due finanzieri che le avevano chiesto un documento. Sotto il
palco, poi, avrebbe fornito il suo tesserino da parlamentare, ma
poco dopo lo avrebbe strappato di mano al militare dicendogli
“ti dovresti vergognare” e ancora “se torni dal ragazzo per
fargli chiudere il bar ti rovino”. Quattro testimoni della
difesa hanno negato le accuse nel corso del processo. Rischiano
un’imputazione per falsa testimonianza dopo che il pm Francesco
Pizzato ha chiesto la trasmissione degli atti in procura.
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