In vista delle elezioni
presidenziali di giovedì, la coalizione di opposizione del
Madagascar “Collectif de Dix”, composta da 10 partiti, ha
invitato tutti a boicottare il voto. Il Paese si trova in una
situazione di crescente tensione politica.
Dieci dei 13 candidati presidenziali hanno chiesto una revisione
della corte suprema del Paese e della commissione elettorale
prima dello svolgimento delle elezioni, sostenendo che il
Presidente in carica Andry Rajoelina, candidato per essere
rieletto, sia di fatto non eleggibile avendo ottenuto nel 2014
la cittadinanza francese e conseguentemente perduto quella
malgascia. Rajoelina respinge l’accusa.
Anche il leader della Camera bassa del Parlamento, nonostante
sia membro del partito del presidente, ha chiesto la sospensione
del voto perché non sussistono le condizioni necessarie.
Nelle ultime sei settimane, centinaia di sostenitori
dell’opposizione hanno ininterrottamente manifestato nella
capitale Antananarivo. Tutte le manifestazioni sono state
disperse con violenza, gas lacrimogeni e arresti dalla polizia.
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