Una coppia che convive da anni. Lei
che cerca conferme dal compagno. Lui che non riesce a
dimostrarglielo. Una notte che si preannuncia “difficile”, in
cui i due si rimproverano, lottano, si lasciano, si riuniscono,
si straziano e inteneriscono. È Oh scusa dormivi (Oh pardon tu
dormais), testo teatrale scritto negli anni ’90 da un’icona di
bellezza e indipendenza come Jane Birkin, che a pochi mesi dalla
morte (il 16 luglio scorso) torna in scena in Italia con
Alessandra Vanzi e Marco Solari, e la collaborazione di Gustavo
Frigerio, artisti protagonisti e fondatori negli anni Ottanta
con Giorgio Barberio Corsetti della compagnia La Gaia Scienza in
una delle stagioni più felici del teatro contemporaneo italiano
e internazionale. Dopo un’anteprima a Lecce, lo spettacolo sarà
il 14 e 15 ottobre al Teatro Florian di Pescara e dal 21 al 23
febbraio all’Angelo Mai di Roma.
“Ho ‘ritrovato’ il testo, quasi per caso quest’inverno –
racconta all’ANSA Alessandra Vanzi – Un dialogo in una notte tra
due vecchi amanti: era perfetto per me e Solari, che, tra
l’altro abbiamo convissuto per quindici anni, continuando a
lavorare insieme anche dopo. Ormai sono quasi 50 anni che
condividiamo la scena. C’è una confidenza totale e rileggendo
quelle battute ritrovavo il ricordo di alcune situazioni tipiche
delle coppie”.
Il titolo stesso lo racconta: “O scusa dormivi?”, è la frase che
accompagna le prime riflessioni di lei nel cuore della notte. “E
lui, invece di tranquillizzarla, da il via allo scontro”. In
diciassette quadri, quella camera da letto diventa un ring di
rivendicazioni, insicurezze, rimproveri, debolezze, gelosie.
Tutti i colpi sono ammessi, ma c’è spazio anche per tenerezza e
seduzione, in un atlante sentimentale dove ogni passo è un
messaggio per l’altro, un segnale di minaccia o di
coinvolgimento.
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