Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura Con 148 voti favorevoli e 71 contrari l’Aula della Camera ha approvato in via definitiva, convertendolo in legge, il Dl Agricoltura che nel primo pomeriggio di giovedì 11 luglio aveva già ricevuto la fiducia di Montecitorio. Il provvedimento, di 15 articoli, che reca “disposizioni per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale” ha ottenuto il sì delle forze di maggioranza, contrarie le opposizioni.Loading…Il testo approvato dalla Camera, che contiene un insieme di norme a sostegno dell’economia agricola e ittica, è stato rafforzato durante il passaggio parlamentare al Senato; sono state introdotte misure a tutela del lavoro e di contrasto al caporalato. Il provvedimento prevede, tra l’altro, una stretta alla installazione di impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli, sono previste misure sulla ex Ilva con l’introduzione di una norma a tutela dei futuri acquirenti dei compendi aziendali. Si prevedono quindi misure per far fronte ai danni ad allevamenti e coltivazioni, dal granchio blu alla Xylella.La Camera dei deputati ha approvato la fiducia al dl Agricoltura con 181 voti a favore e 111 contrari.Lollobrigida: confronto ampio e costanteIl decreto agricoltura, ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nell’Aula della Camera, «nasce da un confronto ampio e costante tra le forze di maggioranza ma anche con parte delle forze di opposizione per affrontare problemi emergenziali», da «alcuni fenomeni siccitosi» alla «peste suina africana».Pd: decreto omnibus senza risposteMolto critiche le opposizioni. «Siamo davanti all’ennesima fiducia, che non sarà l’ultima, su un provvedimento fondamentale per il Paese nel solco di un metodico svilimento della democrazia parlamentare – ha dichiarato la deputata dem Antonella Forattini esprimendo il voto contrario del Pd alla fiducia -. Votiamo in realtà su un decreto omnibus che non dà risposte strutturali al comparto agricolo che soffre da troppo tempo: l’emergenza climatica e la peste suina non sono arrivate adesso ma voi continuate a rincorrerle tardivamente. E solo adesso vi accorgete della siccità che attanaglia le regioni del Sud dopo l’inefficacia dei 14 mesi di commissariamento che non hanno prodotto risultati apprezzabili”.