(ANSAmed) – ROMA, 18 SET – Ha aperto oggi il secondo
ospedale da campo di Medici Senza Frontiere (Msf) a Deir el
Balah, dove sono già arrivati i primi pazienti per visite
ambulatoriali. L’attivazione di altri servizi dipenderà dalle
autorità israeliane che hanno ritardato l’ingresso di
rifornimenti a Gaza, mentre nella Striscia continuano i
bombardamenti e il sistema sanitario è in ginocchio.
Così come il primo ospedale da campo aperto da Msf a fine
agosto – si legge in una nota – questo nuovo ospedale da campo
è necessario a causa della distruzione del sistema sanitario. Il
modo migliore per fornire assistenza alla popolazione di Gaza è
proteggere e supportare le strutture sanitarie già esistenti,
consentendo loro un accesso sicuro alle cure.
Poiché 19 dei 36 ospedali di Gaza sono attualmente non
funzionanti, gli ospedali da campo sono l’ultima risorsa per
fornire cure salvavita. Un cessate il fuoco immediato e duraturo
è l’unica soluzione per fornire alla popolazione di Gaza
l’assistenza sanitaria adeguata di cui ha disperatamente
bisogno, scrive l’ong.
Dall’inizio della guerra, MSF ha dovuto abbandonare 14
strutture sanitarie, compresi ospedali, a causa degli ordini di
evacuazione delle autorità israeliane, dei combattimenti nelle
aree circostanti o degli attacchi diretti. Poiché le cosiddette
zone umanitarie sono state ripetutamente bombardate dalle forze
israeliane, è necessario garantire la protezione di questi
ospedali da campo e degli ultimi ospedali rimasti a Gaza.
(ANSAmed).
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