I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura3167 giorni da presidente contro 3166. Sergio Mattarella ha superato il 6 ottobre Giorgio Napolitano (si tratta degli unici due capi di Stato rieletti per un secondo mandato, ndr) ed è diventato ufficialmente il presidente della Repubblica con alle spalle la più lunga permanenza al Quirinale. Il capo dello Stato ha festeggiato questo primato, più subito che cercato, lavorando come sempre. Lo ha fatto infatti a Porto per partecipare al vertice di Arrajolos, un format che riunisce ben 13 capi di stato non esecutivi dell’Unione europea.Non molto lontano, a Granada, si riuniscono invece i leader dell’Unione europeo per un Consiglio informale molto delicato e che deve traghettare i 27 verso una riforma del patto di stabilità che l’Italia attende con una certa ansia visto che impatta sulla costruzione della legge di Bilancio. Giorgia Meloni a Granada e Sergio Mattarella a Porto: due vertici diversi, diverse responsabilità e certamente due idee dell’Europa non proprio sovrapponibili.Loading…Autonomia, Mattarella: “Repubblica indivisibile, ma Carta la promuove”Mattarella in Portogallo al dei capi di Stato non esecutiviIntanto Mattarella si confronta nella città portoghese in un’atmosfera informale ma assai proficua per stringere relazioni e migliorare l’understanding tra Paesi. Guerra in Ucraina ed elezioni europee del 2024 sono le tracce delle discussioni ma inevitabilmente al centro dell’agenda c’è anche la crisi dei flussi migratori. La cerniera dei colloqui rimane sempre il futuro dell’Unione, i modi e i tempi della sua inevitabile, progressiva integrazione.Mattarella da record, inquilino del Quirinale da 3.167 giorniPhotogallery43 fotoVisualizza Guerra in Ucraina e crisi dei flussi migratori in agendaProprio il formato del vertice Arrajolos permette dialoghi sinceri, scevri dalle battaglie politiche dei Consigli europei. Per questo le posizioni diventano più fluide ed anche i capi di Stato di Paesi più intransigenti, vedi Polonia, Ungheria e Slovacchia, possono esprimere posizioni più libere e moderate rispetto a quelle degli esecutivi. Oltre a Mattarella fanno parte del Gruppo Arraiolos, i Capi di Stato di Bulgaria (Rumen Radev), Germania (Frank-Walter Steinmeier), Estonia (Alar Karis), Irlanda (Michael D. Higgins), Grecia (Katerina Sakellaropoulou), Croazia (Zoran Milanovi), Lettonia (Edgars Rinkvis), Ungheria (Katalin Novàk), Malta (George William Vella), Austria (Alexander Van der Bellen), Polonia (Andrzej Duda), Portogallo (Marcelo Rebelo de Sousa), Slovenia (Nataa Pirc Musar), Finlandia (Sauli Niinisto), e Slovacchia (Zuzana Caputovà).Le sfide dell’Unione europeaDue i panel che indirizzano i lavori: il primo ristretto, al Palacio do Freixo; “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina”, il secondo “La strada verso le prossime elezioni dl Parlamento e altre sfide dell’Unione Europea”.