Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaUn’immersione nella storia per guardare al domani, un percorso che parte dalle stampatrici, con il fascino dei caratteri tipografici in piombo, per arrivare alle moderne tecnologie. Il Museo d’impresa dedicato al libro e alla tipografia, creato dalla casa editrice Rubbettino all’interno dello stabilimento aziendale, ha un duplice obiettivo: rappresentare l’evoluzione della stampa, attraverso gli strumenti che hanno consentito, nel tempo, di ricreare la magia del libro, ma anche ripercorrere, come appunto museo d’impresa, ciò che la casa editrice fondata oltre 50 anni fa nel cuore della Calabria, a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro, ha costruito, guardando però al futuro.Soveria MannelliDue aspetti che prendono vita all’interno del Museo, che è parte integrante di una più ampia visione, portata avanti dai fratelli Florindo e Marco Rubbettino, che proseguono il lavoro del padre Rosario: il progetto “Carta” (che aderisce a SudHeritage, la rete dei musei d’impresa della Calabria), che comprende anche il Parco d’arte contemporanea. E l’idea di creare un “sistema complesso in cui impresa, arte, cultura, natura e manifattura dialogano insieme” è nata nel 2020, nel ventennale della scomparsa del fondatore dell’azienda, proprio “come concretizzazione e lascito della sua concezione imprenditoriale”. Accanto al Museo, dunque, il Parco – aperto nel 2022, data del cinquantenario, con le prime due installazioni – che si sviluppa su una grande area di 12.500 metri quadri, come luogo di sintesi e dialogo tra cultura aziendale e arte contemporanea, grazie ad una esposizione di opere di giovani artisti internazionali, ospitati in residenza a Soveria Mannelli.Loading…Una sintesi che si ripropone nello stesso Museo, inaugurato – non a caso – in chiusura della seconda edizione del Festival del Lavoro nelle aree interne: una struttura che si estende su quasi 1000 mq e che non rappresenta solo un percorso nell’arte tipografica e della creazione del libro, ma un luogo aperto, come si diceva, al futuro, con uno spazio di co-working, un FabLab e un’arena destinata agli incontri, con l’obiettivo di accogliere la sperimentazione di innovatori della comunicazione, del design e dell’artigianato digitale.Tutto questo, accanto alla parte espositiva vera e propria, con un percorso immersivo – con un allestimento contemporaneo, dai materiali al concept – in cui la storia della stampa e del libro, l’evoluzione degli strumenti e della carta, si materializzano attraverso immagini, documenti, e oggetti, come le linotype, le macchine da scrivere, tasti pesanti e caratteri che cedono il passo ai primi computer, sviluppatisi poi nelle tecnologie digitali più avanzate ed oggi utilizzate.