Dosi di cocaina e hashish sono
state scoperte ieri all’interno di alcune celle della Casa
circondariale di Verona Montorio, nell’ambito di una serie di
controlli della Polizia Penitenziaria. Lo rende noto Gerardo
Notarfrancesco, segretario del Sindacato Autonomo Polizia
Penitenziaria (Sappe).
Una perquisizione straordinaria – riferisce Notarfrancesco –
è stata condotta con l’ausilio di unità cinofile; la droga
sarebbe stata utilizzata ai fini di spaccio all’interno
dell’istituto di Verona. A seguito della perquisizione due
detenuti sono stati denunciati mentre un altro è stato tratto in
arresto.
“E’ un fenomeno sempre più in crescita – commenta Donato
Capece, segretario generale Sappe – quello dei tentativi di
introduzione sia di sostanze stupefacenti negli Istituti di pena
che di materiale come i telefonini. L’operazione è la
testimonianza della professionalità della Polizia Penitenziaria,
che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e
trattamento, svolge con abnegazione e competenza l’attività di
Polizia. Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
rinnovo la richiesta di interventi concreti come, ad esempio, la
dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata
strumentazione tecnologica di ultima generazione per contrastare
l’indebito uso di telefoni cellulari o ogni altra strumentazione
elettronica da parte dei detenuti”.
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