Papa Francesco fa cadere alibi e negazionismi «Con l’enciclica di Papa Francesco arriva un messaggio potente ed efficace che fa cadere alibi, sottovalutazioni, e negazionismi» sulla lotta ai cambiamenti climatici, ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. «Non si può lottare efficacemente contro le disuguaglianze se non si lotta parallelamente contro il cambiamento climatico».In un anno da Meloni niente politiche di crescita, ma solo bandierine«Per mesi il governo ha negato la realtà. Ora si sono accorti che la coperta è molto corta ma il governo se l’è accorciata da solo facendo 14 condoni e non contrastando l’evasione fiscale», ha detto Elly Schlein alla direzione del Pd. «Con la destra l’Italia frena e noi vogliamo che torni a crescere». La Nadef, ha detto, «è tirata e inadeguata ad affrontare una situazione difficile. Le previsioni di crescita per il 2024 sono sovrastimate. Le previsioni sul debito incorporano 20 miliardi di privatizzazioni in tre anni: sono un obiettivo irrealistico. Basta poco per far saltare i conti. Conti difficili e una manovra priva delle risposte che servono per colpa dell’inerzia di un governo che ha passato un anno intero solo a piantare bandierine negli occhi dei più fragili». Serve «una nuova e vera politica industriale. Noi stiamo consultando le forze economiche e sociali per un pacchetto di emendamenti alla manovra».Dobbiamo essere perno per costruire alternativa alla destra«Abbiamo davanti a noi importanti sfide, regionali e amministrative, e stiamo lavorando per promuovere alleanze di tutte le forze politiche e civiche che vogliono costruire un’alternativa alla destra: il Pd deve essere il perno attorno a cui costruire l’alternativa alla destra», ha detto la Schlein. E questo non va fatto «mai nello spirito della conta interna, vogliamo agevolare la costruzione di un’alleanza vincente».Sosteniamo Kiev non solo con le armi«L’Europa – continua Schlein – ha sempre avuto momenti difficili quando sono emerse pulsioni nazionaliste. Come stiamo vedendo non solo in Ucraina, ma anche in Nagorno-Karabakh, o con i nuovi scontri nei Balcani, deflagrati ancora di più a causa delle azioni di Putin. Noi stiamo con l’Ucraina, perché è impensabile che una nazione decida di ridisegnare i suoi confini con le armi. Per questo motivo sosteniamo Kiev non solo con le armi, ma parallelamente cercando una pace giusta che tuteli soprattutto gli aggrediti. Per questo, anche, serve una forte azione europea»Romano si candida a congresso nazionale Giovani democratici Dopo la sua corsa alle regionali lombarde insieme ai Giovani democratici, dove è risultato il primo tra gli eletti nell’area metropolitana milanese, il giovane consigliere dem Paolo Romano si è candidato al congresso nazionale dei Gd. Ventisette anni, già assessore in municipio 8 e segretario dei Gd meneghini ha sostenuto convintamente Elly Schlein alle ultime primarie. La sua candidatura nasce da Generazione Prossima, un percorso che ha riunito oltre cento territori da Sud a Nord nella costruzione di un programma collettivo. «Siamo consapevoli – dice Romano – che il punto di non ritorno è vicino: di fronte all’emergenza climatica, al precariato giovanile che non ci permette di avere un futuro, a diseguaglianze territoriali talmente ampie che ci costringono a scappare dai nostri territori verso le grandi città e verso l’estero, non possiamo più aspettare. Per non parlare dei diritti, che oggi sono sotto attacco: dalle carriere alias alla parità di genere, al matrimonio egualitario, che dovrebbero essere la normalità. Adesso basta: serve una giovanile autonoma, senza influenze esterne e che si ponga come avanguardia dicendo ciò che altri non possono o non vogliono dire».