Dopo quasi mezzo secolo di indagini
arriva la svolta su un duplice omicidio che nel 1977 sconvolse
la città australiana di Melbourne. Il presunto responsabile è
stato arrestato a Roma, dall’altra parte del mondo. Si tratta di
un 65enne greco-australiano accusato di aver ucciso due giovani
amiche colpendole con decine di coltellate.
È stato fermato dalla polaria giovedì sera all’aeroporto di
Fiumicino dove era atterrato con un volo dalla Grecia per una
vacanza nella città eterna. Era ricercato a livello
internazionale da sette anni.
Suzanne Armstrong di 27 anni e Susan Bartlett di 28 anni
furono trovate morte a gennaio del 1977 nell’appartamento che
condividevano nel sobborgo di Melbourne. Erano in una pozza di
sangue. Sui loro corpi i segni di decine di coltellate.
“Ora l’Australia avvierà le procedure di estradizione per il
sospettato, un cittadino greco-australiano che viveva in Grecia
dove era protetto dalla prescrizione” ha annunciato in una
conferenza stampa il capo della polizia dello Stato australiano
di Victoria, Shane Patton. Patton ha descritto questo ‘cold
case’ come il più lungo e grave dello Stato australiano. Nel
2017 la polizia aveva anche offerto una ricompensa di un milione
di dollari australiani (680mila dollari americani) per
informazioni che portassero a un arresto del responsabile del
duplice omicidio definito dal capo della polizia “assolutamente
raccapricciante, orribile e frenetico”.
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