Simone Sorbo a Corriere Economia: «Siamo molto attenti all’adozione di strategie di logistica efficienti per ridurre e limitare le emissioni legate al trasporto»
di Serena Trivelloni
Tre generazioni di artigiani, due milioni di clienti e sedici anni di vendita online. L’azienda «MiaSuite», orgoglio Made in Italy, inizia il suo percorso tanto tempo fa, guadagnandosi progressivamente una reputazione importante in termini di affidabilità e qualità del lavoro. Non solo: attraverso una serie di iniziative e pratiche aziendali, dimostra da sempre un forte impegno nel settore della sostenibilità ambientale, preparandosi a un futuro green e di innovazione tecnologica. L’industria ha un impatto importante nel quadro del cambiamento climatico e gli imprenditori sono sempre più consapevoli dell’importanza di cogliere le sfide in tema di sostenibilità e transizione energetica. Qui l’intervista a Simone Sorbo, E-commerce Manager dell’azienda partenopea.
Cento anni di storia
Il brand «MiaSuite» ha origini lontane. L’attività inizia quasi cento anni fa in una piccola bottega artigiana per poi arrivare, generazione dopo generazione, a diventare leader internazionale nel settore delle vendite online. Può dirci qualcosa di più sulla vostra storia?
«Siamo sempre felici di raccontare le nostre origini. Facciamo parte di un gruppo di aziende a carattere familiare nato negli anni ‘50 a Piazza Mercato a Napoli, dove si cucivano ancora i primi materassi con ago e cotone, da lì è nata la nostra storia. Noi, come MiaSuite, nasciamo precisamente nel 2007 e siamo specializzati nella vendita online di materassi. Il tutto nasce da un‘idea – all’avanguardia per quei tempi – del nostro SEO Ludovico Russo che inizia a vendere i primi materassi sulla piattaforma eBay, parliamo degli albori dell’e-commerce. Questo ci ha permesso di costruire un vantaggio competitivo sulla concorrenza, perché molti competitor hanno iniziato a fare e-commerce solo da pochi anni, in particolar modo con l’arrivo della pandemia che ha visto esplodere il fenomeno delle vendite online. Attualmente siamo presenti in Italia e in diverse città europee e uno degli obiettivi di quest’anno è proprio espandere il nostro mercato estero in Europa e perché no, anche oltre i confini dell’ UE».
L’impatto sull’ambiente
L’azienda è nota per il suo impegno nella promozione della sostenibilità e del green. Materie prime sostenibili, soluzioni eco-compatibili ed eco-friendly. Come contribuisce concretamente a ridurre l’impatto ambientale nei processi di produzione aziendali?
«La nostra missione parte dalla scelta dei partner commerciali che ci forniscono materie prime per l’assemblaggio e la produzione dei materassi a basso impatto ambientale o comunque provenienti da fonti responsabili e certificate. Quindi sicuramente il primo passo è quello di circondarci di partner seri che siano in grado di garantire delle materie prime certificate. Però la missione più grande, soprattutto per noi che facciamo e-commerce e che spediamo in Italia e in tutta Europa, è quella dell’ottimizzazione del packaging, vista anche la grandezza dei materassi. Grazie a delle strumentazioni industriali e dei macchinari specifici riusciamo a piegarli, metterli sottovuoto e arrotolarli ottenendo dei packaging minimalisti. Questo è fondamentale per evitare le emissioni di CO2 durante il trasporto».
Proprio riguardo questo argomento, può spiegarci meglio le strategie di logistica utilizzate per ridurre le emissioni di CO2 legate al trasporto?
«Siamo molto attenti all’adozione di strategie di logistica efficienti per ridurre e limitare le emissioni legate al trasporto. Il packaging deve essere eco-friendly e cerchiamo di spedire in piccoli pacchi proprio per ottimizzare i trasporti. Noi riforniamo le logistiche di Amazon in tutta Europa e utilizzare packaging compatti permette di trasportare un maggior numero di materassi evitando il più possibile le emissioni di CO2. Ad esempio, grazie all’utilizzo di alcuni macchinari come accennato in precedenza, riusciamo a confezionare un materasso da 160x190x25 cm in una scatola di 90x30x30 cm, diventando così una sorta di piccolo cilindro. Stiamo in tal senso anche studiando insieme ai nostri partner come piegare ulteriormente il materasso per renderlo ancora più compatto».
Il riconoscimento
Il vostro impegno nel green è stato riconosciuto anche da Altroconsumo, la più importante organizzazione dei consumatori presente in Italia.
«Assolutamente, il nostro materasso modello «Enduro» è stato premiato da Altroconsumo ricevendo il sigillo come miglior scelta green nella categoria materassi. È un riconoscimento al quale teniamo molto, proprio per la nostra dedizione nel cercare di avere un impatto minimalista e il più possibile corretto sull’ambiente. Dalla ricerca delle materie prime e sostenibili che facciamo con i nostri fornitori, fino al trasporto e l’ottimizzazione dei packaging».
Le sfide future
Considerati gli obiettivi del Green Deal europeo, come vi state preparando alle future sfide di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale?
«Il Green Deal europeo è una sfida molto importante per noi. Attualmente c’è ancora poca omogeneità tra i vari Stati e alcuni di questi, come la Francia, hanno introdotto alcune normative come AGEC e EPR per cercare di sensibilizzare noi venditori, in particolare del settore e-commerce, allo smaltimento dei prodotti che mettiamo sul mercato. La nostra azienda è molto attenta all’economia circolare e il nostro obiettivo, è quello di evitare gli sprechi di produzione – grazie anche all’utilizzo della tecnologia e dell’automazione – allungando il più possibile la vita dei nostri materassi e fornendo un buon prodotto con quindici anni di garanzia».
«Inoltre, grazie all’aiuto di partner locali, stiamo cercando di sviluppare dei processi certificati per il riutilizzo degli avanzi di produzione e questo è anche un metodo per dare una seconda vita ai materassi che hanno esaurito la loro utilità. Ultimo tema più lungimirante è quello di trovare, tramite ricerca e sviluppo, nuove tecnologie a basso impatto ambientale e perché no, arrivare in futuro a un materasso 100% sostenibile e derivante totalmente da materiali riciclati».